lunedì 11 agosto 2014

Sophia Loren una vita da romanzo: Le verita nascoste


Titolo: Sophia Loren una vita da romanzo. Le verità nascoste
Autore: Giacobini Silvana
Pagine: 272
Prezzo: € 10,00
Editore Dalai Editore (collana Le boe)



La nuova rubrica settimanale... 
Consiglio questo libro a tutti gli amanti delle biografie... libro geniale... spettacolare, per dire a parole povere, lo consiglio anche alla mia amica Rachele, che spero legga questo articolo... gli consiglio questo libro con tutto il cuore...

TRAMA: Tutti conoscono Sophia Loren, ma pochi conoscono Sofia e la sua vita, una vita così travagliata e diversa da come la si può immaginare. Sofia trascorre l'infanzia con i nonni nella povertà, quando mancava il pane e mangiava persino i noccioli delle albicocche; la sua adolescenza è segnata dal difficile rapporto con il padre Riccardo, dalla forte presenza della madre Romilda, che riversa su di lei i suoi sogni di attrice, e dalla sorella Maria, che cresce all'ombra di Sofia. Oggi si tende quasi a dare per scontato il suo successo, eppure sono stati molti i sacrifici che l'hanno portata a realizzare il suo sogno. Anche a causa della sua storia d'amore con Carlo Ponti, che ha fatto versare fiumi d'inchiostro, pochi sanno quante offese e sofferenze ha dovuto sopportare. Sofia ora vive a Ginevra, ma da vera donna cosmopolita ha abitato in case da sogno a Londra, New York, Parigi, pur serbando nel cuore il ricordo della "casa più bella del mondo", la villa settecentesca di Marino. Ha interpretato oltre un centinaio di film, sa parlare in napoletano, ma conosce quattro lingue. Ha vinto l'Oscar con il vestito a brandelli della Ciociara, ma indossa gli abiti di Armani. Il trucco l'ha invecchiata fino all'età di ottant'anni in Lady L, ma sembra ancora figlia di quel personaggio che interpretò a venticinque anni. Una vita da romanzo, raccontata anche attraverso le sue fotografie meno note, di cui alcune inedite.

VOTO: 10/10

POETICAMENTE PARLANDO

Angolo poetico


Congedo da Zandvoort


Ancora un ultimo,lungo sguardo
a te, amato mare!
Poi addio, per difficile che sia,
Dio conceda di tornare!



Per congedarmi ho scelto
a quiete di una notte di luna –
innanzi a me – o splendida visione –
argenteo tu rifulgi.



Quando domani oltre le dune
tu dai raggi del sole sarai sfiorato
io con veloce colpo d’ala
lontana già sarò.



Volteggeranno ancora su di te
a stormi candidi i gabbiani;
ma uno mancherà, te ne accorgerai?




Sissi d'Austria

domenica 10 agosto 2014

POETICAMENTE PARLANDO

Angolo poetico ^1
HO BISOGNO DI TE

Ho bisogno di te,
nelle mie ore
troppo lunghe e uguali,
dove non succede mai niente;
ho bisogno di te,
qaundo il silenzio,
passa la misura, ed è troppo,
e mi soverchia,
quando la malinconia mi prende,
e vorrei parlare,
con qualcuno;
ho bisogno di te,
per avere un raggio di sole,
nella mia vita,
per sperare ancora,
per guardare i tuoi occhi,
e non sentirmi solo.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-personali/poesia-229165?f=c:3>

Ricordati di guardare la luna

Titolo: Ricordati di guardare la luna
Autore: Nicholas Sparks
Pagine: 251

TRAMA: John Tyree è un ragazzo solitario e ribelle che ha trovato sfogo all'indole violenta arruolandosi nell'esercito e facendosi mandare di stanza in Europa. Savannah Lynn Curtis è una studentessa esuberante e idealista che trascorre l'estate dedicandosi al volontariato con un gruppo religioso. Due personalità agli antipodi, eppure, quando per caso si incontrano sulla spiaggia di Wilmington, nel North Carolina, durante una licenza di lui, capiscono di avere affinità profonde e giurano di amarsi per sempre. Per John la fine della ferma non è lontana e il trascorrere dei mesi sarà più dolce, scandito dalle lettere della sua ragazza che gli rammentano quei momenti magici al chiaro di luna. Manca poco al congedo quando sulle Torri Gemelle si scatena l'inferno e il soldato, invece di tornare a casa, sceglie di essere mandato in Medio Oriente. Cinque anni dopo, rimpatriato d'urgenza per assistere il padre morente, John va alla ricerca di Savannah e si trova di fronte a una realtà totalmenre inaspettata... Solo l'uomo nuovo che - grazie a lei - è diventato, saprà accettarla e riscattarla con un atto estremo di generosità. Tenero e struggente, ricco di atmosfere evocative e di personaggi concreti, un romanzo d'amore dei nostri tempi.

COMMENTO:  lo stile è scorrevole e piacevole  l'unica pecca, a mio parere, sono le scene ampollose e sdolcinate che, a tratti, non rendono reale la storia. I gabbiani, i tramonti, la pioggia, il cinguettio degli uccellini. Tutto molto carino se questo fosse un cartone della Disney. Lo reputo comunque un libro controverso, perché nonostante tutto la descrizione del disarmo del protagonista a causa del carattere del padre, le sensazioni e le esperienze di John in campo militare sono commoventi e creano nel lettore un forte trasporto emotivo che si apprezza di cuore.

VOTO:  6.50/10

L'amore ai tempi del colera

Titolo: L'amore ai tempi del colera
 Autore: Gabriel Garcia Marquez
Pagine: 376

Con la solita sorprendente capacità di penetrare nell’animo umano e descriverne i sentimenti, i turbamenti, i limiti e le rare virtù, in questo romanzo Marquez ha creato personaggi indimenticabili che appaiono come emblematici “antieroi” agli occhi del lettore che ne rimane affascinato, talvolta identificandosi con ciascuno di essi, talvolta prendendone le distanze.

L’introspezione operata dall’autore non predilige la psiche maschile rispetto a quella femminile o viceversa: egli mostra di conoscere a fondo sia il mondo dell’uomo che quello della donna e ne mette a nudo i pensieri più intimi.

La storia dell’amore infelice di Florentino Ariza per Fermina Daza, ci conduce attraverso cinquant’anni di vita e introduce altri personaggi di grande spessore come Juvenal Urbino o Transito Ariza. Il punto centrale del romanzo è sicuramente la rappresentazione e l’interpretazione dell’amore nelle varie stagioni della vita.

Non stupisce vedere gli affanni delle coppie sposate, al contrario sorprende la lucida e cinica constatazione della rilassante sensazione di libertà conseguente allo stato di vedovanza, sensazione che sorge nel momento in cui ci si riappropria di un’esistenza tutta dedita e subordinata all’altro. La giovinezza e la maturità sono i periodi della vita in cui il sesso è più prepotente e l’amore concede meno attenuanti agli errori, anzi è più esigente e arrogante. Le incomprensioni, gli odi, i tradimenti sono più difficili da perdonare, quando si è convinti di avere il diritto di esigere il massimo.

Anche il matrimonio di Fermina, che agli occhi della società appare perfetto, nasconde profonde crepe. Juvenal e Fermina si capiranno meglio quando saranno più avanti negli anni.

Florentino, innamorato frustrato, cerca di attenuare il suo continuo tormento cercando amori più o meno occasionali, relazioni instabili che appaghino i suoi irrefrenabili istinti, sempre con il pensiero rivolto a Fermina. Anche questo personaggio viene, però, descritto nei suoi limiti sia fisici che caratteriali. Non è un ammaliatore eppure annovera un gran numero di conquiste femminili, finendo col sedurre persino un’adolescente.

Eppure il suo amore sarà costante: lo confesserà a Fermina con numerose lettere appassionate.

Se l’amore conosce crisi nel periodo del massimo vigore degli amanti, esso può esprimersi con minore arroganza e maggiore generosità proprio in quella stagione della vita che coincide con la vecchiaia, quando il consapevole peso della solitudine porta ad accettare i limiti e i difetti dell’altro con maggiore disponibilità.


Commento: Se è vero che i pregiudizi da superare sono molteplici, se è vero che il corpo a volte invecchia in modo imbarazzante e deprimente più presto di quanto non invecchi il cervello, è pur vero che superati gli imbarazzi e i condizionamenti culturali indotti, l’amore può trovare il suo più gratificante equilibrio proprio nella fase più avanzata della vita, quando la sola constatazione di essere ancora vivi è di per sé un’esperienza esaltante.


VOTO: 8.5/10